Lasciate tutto in ordine…….
Nelle ultime e sudate tappe della ristrutturazione di casa mia notai tra la polvere e il viavai di operai, elettricisti e idraulici, una bottiglia e una forma di pane lasciati in un angolo della cucina.
Pensai che fossero il residuo di qualche pranzo o una scorta di vino tenuta da parte per alleviare, all’occorrenza, qualche fatica o brindare a un successo o ad un avvenimento felice.
Dopo qualche giorno, l’indoratore che conosceva la mia famiglia da molti anni e vantava un discreto e ricambiato rispetto per tutti noi, mi confidò con soddisfazione di aver protetto la casa dagli spiriti maligni, fornendola di cibo, vino e ordine a fine giornata. Forse non rinvenne nel mio sguardo la dovuta riconoscenza per il gesto premuroso, ma io sconoscevo l’usanza di offrire il cibo agli spiriti vaganti per le case, né sapevo che riordinare casa fosse un gesto dovuto e sottoposto al controllo di una commissione esterna.
Ancora oggi conservo quella bottiglia nella credenza e, quando la guardo, penso che la cultura popolare non smetterà mai di condizionare il nostro immaginario, infatti non la butterei mai, perché da allora nella mia vita sono entrate le donne di fora, chiamate pure donne di notte, donne di casa, belle signore. Di queste donne e di una ricca messe di credenze che le riguardano, parla il Pitre’: sono bellissime in viso, alte di statura, di forme opulenta e con capelli lunghi e lucidi. Di giorno è impossibile incontrarle perché si nascondono. Vanno in giro di notte, specialmente il giovedì, guidate da una donna o signora che svolge la funzione di capo, e…..preferiscono le case ordinate e pulite, in cui entrano passando per il buco della serratura, ai giardini e ai boschi, dove pure usano fermarsi. Apprezzano la gentilezza e le attenzioni, il rispetto e la riverenza. Come tutte le donne, s’inalberano facilmente per i gesti scomposti o villani. Se vengono trattate con generosità e calore, ricambiamo con buona salute e ogni ben di Dio, amano particolarmente i bambini che ricolmano di attenzioni, ma sanno essere anche dispettose e insidiose!
Secondo il Pitre’ sono un po’ streghe e un po’ fate. Pertanto, le dominae nocturnae di cui parla Pitre’ riassumerebbero in sé tutte le caratteristiche femminili reali o auspicate: estrema bellezza, eterna giovinezza, potere assoluto di rispondere agli sgarbi con malefici e vendette e, soprattutto, ciò che ogni donna desidera: ordine assoluto e rispetto delle regole! Tutti lì, ubbidienti e allineati a rassettare casa!
In molte case si usava, fino a qualche anno fa, non lasciare mai la tavola completamente spoglia, tenere sempre a disposizione dell’olio e del pane, perché non si sa mai! Quando le famiglie si allontanavano, lasciavano qualcosa di commestibile e visibile nella stanza da pranzo e la casa ordinata. Ho ascoltato anche racconti di anziani che ricordavano le ultime parole di parenti deceduti: E’ tutto a posto?
Grande magia della letteratura popolare, del racconto che sostituisce il desiderio alla realtà, del trasferimento immediato dell’immaginario, perché la letteratura alta o bassa che sia, è il racconto leggibile dei desideri e delle idee degli uomini, sia di quelli rubicondi adagiati su salotti di broccato e immersi nelle loro dotte letture, che di quelli che non conoscono albe e tramonti, riposo e studio, ma solo le voci di nonne che intorno al braciere raccontavano in dialetto e incantavano, nutrendo la fantasia di occhi bambini, arricchendo, aggiungendo, condendo il vissuto spoglio di presenze e magia. Così come il senso di protezione e accudimento della casa e degli affetti, i numi tutelari, i coinquilini muti, i conoscitori di pregi e difetti, vizi privati e pubbliche virtù!
Alessia
