Il loden e l’anarchia
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I professori appartengono volutamente a due categorie opposte: gli sfigatoni depressi ed eternamente scontenti e petulanti, ma comunque ubbidienti, e quelli orgogliosi del proprio ruolo, felici di stare con gli adolescenti, consapevoli di essere guide e portatori di conoscenza, stimolatori di curiosità intellettuale.Ricordo che mio fratello al liceo subì il fascino intellettuale di un professore di filosofia sedicente anarchico, acquistò volumi e volumi di Storia del movimento anarchico, studiava poco ma in filosofia era preparatissimo. I miei genitori erano molto preoccupati, soprattutto perché aveva avanzato l’ipotesi di iscriversi in filosofia e loro temevano la sua futura disoccupazione. Agli esami di maturità portò ( così si diceva allora) la filosofia e fece un gran figurone, riparando i danni dello scritto di matematica. Poi però decise di fare il medico, appese al chiodo il Loden verde del filosofo, ripose in un angolo i libri sul movimento anarchico in Italia e percorse altri sentieri più redditizi. Continua a coltivare l’amore per la lettura e per le cose strane. Non lo confesserebbe mai, ma sicuramente ogni tanto in un angolo nascosto e privato della sua immaginazione si scopre ad entrare in una classe di un liceo palermitano coi suoi rumori e colori, con quattro libri in mano, un accenno di barba e venti ragazzi dai volti accesi che attendono le sue parole. È il gioco perverso del destino: com’è e come sarebbe stato se….