Instantly
Rilasciato lo sguardo da una meta fuori mappa che inglobava le direzioni lontano, i passi tornavano visibili, su un’altura accennata di sabbia sottile. I meandri delle stringhe, dagli occhielli al fiocco, spiccavano dal cammino di tela senza orme, mentre i battiti, abbarbicati al vento in corsa, deceleravano nell’abbassarsi quieto delle palpebre. L’irregolare spianata beige attutiva l’asfalto in sottostante estinzione, estendendosi in margini temporanei e spessori lievemente ondeggianti. Disseminati sassi e flessuosi cespugli ponevano domande nel ridestato paesaggio che durava poco. L’attesa dei reiterati tempi aveva indossato i suoi guanti fatati negli insignificanti tratti di quel disvelato confine. Da lì in poi, sul litorale ad ovest, quando tutto accadeva, iniziava un mondo nuovo, per modi di fare, parlare, stare insieme. Il prêt-à-porter e i brividi da onda si giocavano il primato di presenze, fra tuffi, immersioni, acrobazie e micro-ritorni in spiaggia, dedicati ai segreti della radiosa stella sciorinati dal blu. Non c’era nemmeno il tempo di ricordarsene. La resa a lasciare diventava cercare. “Sono qui”, riapriva il sonoro una vocina decisa dalla riva. “Sono qui”, ripeteva il bimbo in piedi, col tono simpaticamente stupito di chi ancora non era stato riconosciuto. Agitava la manina, addolcendo lo sguardo e il sorriso, sicuro che potesse bastare. Abbronzatissimo, le ciocche castane si trastullavano attorno al volto. La T-schirt abbinata alla salsedine si sgualciva appena in corrispondenza del mento. Accanto a lui un levigato scoglio affiorava dal fondale basso, attraversato da nastri turchese ottanio e smeraldo, come soffiati da un vetraio d’oriente. Alle sue spalle, alla distanza poco più profonda di un metro, la V di un costume intero frapponeva lo splendore di un’abbronzatura tenace all’azzurro del suo tessuto. Sulle bretelle scendevano capelli morbidamente ondulati, castani, senza alcun artificio, tranne la separazione in due metà sulla fronte. Mi vedeva passare, con lo sguardo posato sul figlio. Il mare, rimasto al suo fianco, si era spinto fino al futuro, portando perle di memoria e amore. Per un istante.
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