Un sogno di libertà, 25 fiabe nuove
Il deserto dei gesti incompiuti versa dalla luna lacrime di cristallo sulle increspature dei desideri. Le frecce schivano i bersagli e cantano domande d’amore come archi di un violino pervinca. I segreti e le fate scelgono battenti plurali, per aprire porte cieli sogni mani abbracci nelle nuove fiabe del sud, nate al freddo di questo dicembre 2020, confondendo i piani del tempo, delle età, del vero e del reale, disseminando in storie inventate o ricordate lettere dal cuore per chi non ascolta o finge la sua assenza. C’è il mare dentro, tanto italiano, ordinario quotidiano, poetico, metaforico, passamaneria di scivolate fantastiche, scala e appiglio di sussurrati post. Licia Adalgisa Callari, il teatro nelle sue lezioni di vita all’università di Palermo, ha messo su uno spettacolo scritturando scritture. Di 25 nomi, più o meno noti di questa città, che si ritrovano a scegliere temi, personaggi, dinamiche espressive e una parte di se stessi per il tempo di una fiaba, vicini di pagina per contiguità alfabetica, protagonisti, costumisti, pubblico e quinte. Giuste armonie nel libero fluire. Apre Un sogno di libertà la premessa di Luigi Ciotti, toccante, la fiaba zero. Sfiora il sipario sui titoli di coda Pamela Villoresi. Incanto. Ho letto tutte le fiabe, e fra loro la mia, un’emozione unica. In libreria e negli store online il progetto con uno sguardo a Libera, alle lacrime di cristallo, ai sorrisi, ai vostri sogni “che non vanno mai a dormire”. A Fata Licia e Mago Navarra, un grazie tutto d’oro.