Alessandro Pucci – Il corno del camaleonte
segue video – Niccolò Fabi Io sono l’altro
Il romanzo di Alessandro Pucci. Scendere cadere decollare. Tornano gli step istituzionali della traversata dantesca svettante di divino, in un romanzo che è un po’ un diario di bordo, senza premesse e senza schemi.
Aprono le foreste africane, nere di inestricabilità, riserve rare di una natura naturans, impronte esclusive di un eden terrestre che smarrisce il viandante occidentale.
Seguono gli itinerari impervi, i luoghi della sofferenza, le stanze a cielo aperto della povertà e dell’attesa dell’altro.
Ovunque un paradiso sorprendentemente cromato, dalle discese del sole alle impennate dell’imbrunire. Mal d’Africa. Amore per il bene, il bello, per la Natura, il finito e l’infinito. L’attrattiva al ritorno, il confine tra il respiro e il suo silenzio.
Un biologo, la mattina fra i suoi studenti di matematica a Roma, si lascia raccontare da strisce del creato sulla pancia del mondo.
Srotola, frantuma, dimentica le sue radici di ulivi e caponate siciliane, si scinde dal padre, s’immerge nella fucina ancestrale dei primi uomini sorti a proporre il genere umano, si perde nel pianto fluviale e nel pianto trova una gioia sovrastante. Questo lo scenario delle pagine di un romanzo non autobiografico, ma bio-biografico, perché tocca la vita, scorrevole e avvincente come una storia vera.
Cristina Picciotto